Il 18 maggio, ha preso il via il progetto Join Nature”, promosso da Fondazione Cariplo in collaborazione con UN Global Compact Network Italia. L’obiettivo è quello di coinvolgere un gruppo selezionato di imprese per finanziare congiuntamente la realizzazione di interventi a tutela della biodiversità in aree gestite da Parchi o altri enti pubblici. In particolare, i territori dove sarà possibile implementare le diverse iniziative sono otto: Parco Agricolo Nord Est, Comunità Montana di Valle Camonica, Comunità Montana di Valle Trompia, Comunità Montana Laghi Bergamaschi, Parco Alto Garda Bresciano, Riserva Naturale Pian di Spagna, PLIS del Brembiolo e Comuni del Cremonese.

Le risorse stanziate da Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto ammontano ad 1 milione di euro, che si sommeranno a quelle che messe a disposizione delle aziende stesse. Gli interventi, la cui realizzazione sarà in capo agli enti gestori delle aree menzionate, spaziano dalla forestazione al ripristino di habitat (es. aree umide, prati fioriti per insetti impollinatori) o alla riqualificazione fluviale.

Custodire il territorio” significa anzitutto conoscerlo approfonditamente, misurarne il valore e le vulnerabilità per operare all’interno di esso rispettando tutte le forme di vita presenti, le dinamiche e gli equilibri.
Guardando in questa direzione, tra il 2020 e il 2021, Edison – fra i più grandi attori energetici italiani – ha realizzato un importante lavoro di mappatura della vulnerabilità della biodiversità e dei servizi ecosistemici (BES) sui territori in cui sono attivi i propri siti produttivi. […]

Dopo il successo della prima edizione, prende il via il secondo round italiano del Climate Ambition Accelerator. Obiettivo del percorso di formazione sviluppato dal Global Compact delle Nazioni Unite e implementato in collaborazione con i Network Locali, è guidare le aziende verso una transizione net-zero. Nel 2023, le companies e le PMI italiane che prenderanno parte al progetto saranno 45, per un fatturato complessivo di circa 126 miliardi di euro.

Save The Duck è nata con il dichiarato intento di dar vita a una realtà che avesse come pilastri il rispetto per gli esseri viventi e l’ambiente e che potesse svilupparsi seguendo principi di sostenibilità, promuovendo un modello di business trasparente e rigenerativo.
“Gli animali non sono materie prime”, è così che descrive il principio fondante dell’Azienda Silvia Mazzanti, oggi a capo della funzione Sostenibilità, ma con un background nello sviluppo di prodotto e approfondita conoscenza della supply chain. […]

Con il Report attività 2022 raccontiamo un altro anno d’impegno al fianco di aziende ed organizzazioni, per la diffusione dello sviluppo sostenibile attraverso i Dieci Principi di UN Global Compact e i 17 SDGs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Sono circa 1.900, le Persone coinvolte nei nostri programmi ed eventi nel 2022. Oltre 80, gli esperti tematici ed i professionisti intervenuti a supporto delle iniziative del Network. 40, i business-case presentati durante tali occasioni.

Nel 2022, 100 nuove aziende italiane sono entrate a far parte della rete.

A breve, sarà disponibile online il nuovo spazio editoriale web Sustainability on Stage, ideato dallo UN Global Compact Network Italia per condividere e valorizzare le Stories di sostenibilità delle proprie imprese aderenti.

Le Stories presentano progetti - realizzati da uomini e donne di azienda - per trasformare mercati e società in senso più prospero, equo ed inclusivo. E, lo fanno, mettendo al centro proprio le Persone, con le loro sensibilità ed ambizioni.

Lo scorso 28 marzo, il Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite ha avviato il Tavolo di Lavoro sul Sustainable Procurement, con lo scopo di creare uno spazio di approfondimento, confronto e scambio di esperienze sul tema della gestione sostenibile delle catene di fornitura, coinvolgendo, oltre a rappresentanti aziendali della funzione sostenibilità, anche quelli della divisione acquisti. Le filiere rappresentano, infatti, un elemento trasversale, che lega la dimensione sociale, ambientale ed economica e tramite il quale il settore privato può avere un impatto concreto e positivo per l’avanzamento dell’Agenda 2030.

Nel corso del primo incontro del Tavolo di Lavoro, le realtà imprenditoriali partecipanti hanno avuto l’occasione di confrontarsi sulle proprie esperienze in ambito di Sustainable Procurement, con particolare riferimento alla dimensione ambientale. Uno dei principali temi emersi è stato quello dell’importanza del coinvolgimento delle catene di fornitura nelle strategie di riduzione delle emissioni, che restano una componente primaria dell’Azione per il Clima da parte delle aziende. Per progredire efficacemente verso un’economia net-zero e raggiungere gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi, appare infatti sempre più chiaro come sia necessario lavorare anche sulle emissioni indirette generate lungo la filiera (Scope 3), che sono oltre cinque volte maggiori rispetto a quelle derivanti dalle attività di Scope 1 e 2.

A febbraio 2023 si è conclusa la prima edizione italiana dell’Acceleratore Target Gender Equality, un percorso di formazione ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite ed implementato in collaborazione con i Network locali, con lo scopo di rafforzare il contributo delle imprese aderenti all’avanzamento dell’Obiettivo 5.5 dell’Agenda 2030, che invita ad una maggiore partecipazione, rappresentanza e leadership femminile in azienda.

UN Global Compact Network Italia lancia per il quarto anno consecutivo il round locale del concorso SDG Pioneers 2023, promosso in collaborazione con il Global Compact delle Nazioni Unite e finalizzato a selezionare business leader che si contraddistinguono per l’impegno proattivo e significativo per l’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, grazie al proprio lavoro quotidiano in un’azienda italiana aderente a UNGC.

Per la prima volta, verranno riconosciuti due SDG Pioneer Italy, rispettivamente per la categoria “Large national and multinational companies” e quella “SMEs”.

Target Gender Equality è un percorso di formazione ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite ed implementato in collaborazione con i Network locali. Il programma, rivolto alle imprese aderenti all’iniziativa onusiana, intende fornire alle aziende partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per fissare e raggiungere ambiziosi obiettivi aziendali per l’uguaglianza di genere, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 – Gender Equality dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Nel 2023, UNGCN Italia implementerà un secondo round del programma di accelerazione, focalizzato sulla leadership femminile e sulla riduzione del gender pay gap.

Nell’ottica di un crescente impegno verso la trasparenza, UN Global Compact ha annunciato il lancio della nuova piattaforma di reporting, che uniformerà l’impegno delle aziende aderenti a livello globale ed entrerà in funzione dal 27 marzo 2023, per le aziende che hanno aderito entro il 31 dicembre 2022. La nuova Communication on Progress (CoP) migliorerà la raccolta dei dati e permetterà alle imprese di misurare e rendicontare i propri progressi sui Dieci Principi e sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in maniera armonizzata; allo stesso tempo, aiuterà gli stakeholder ad effettuare comparazioni tra competitor.

In occasione della Giornata internazionale della donna, si svolgerà a Milano, presso Palazzo Mezzanotte, la tradizionale cerimonia del suono della campanella per dedicare l’apertura dei mercati finanziari al tema della parità di genere e del women empowerment sul luogo di lavoro, nei mercati e nella comunità.

Ring the Bell for Gender Equality, organizzato da UN Global Compact Network Italia, Borsa Italiana e Women in ETFs, sarà trasmesso l’8 marzo in diretta streaming dalle 8.50 alle 10. Per seguire l’evento basta registrarsi a questo link.

UN Global Compact Network Italia ‒ che rappresenta nel nostro paese il Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità di impresa al mondo ‒ ricorda che il tema scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata internazionale della donna di quest’anno è “Innovazione e tecnologia per la parità di genere: per un mondo digitale inclusivo”.

Il Climate Ambition Accelerator è un percorso di formazione di 6 mesi ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite ed implementato in collaborazione con i Network locali. Il programma, rivolto alle imprese aderenti all’iniziativa onusiana, intende fornire alle aziende partecipanti le conoscenze e le competenze necessarie per fissare obiettivi per il Clima che siano science-based e favorire lo scambio di best practices ed il peer-learning con riferimento all’SDG 13, al fine di accelerare i progressi verso una net-zero economy entro il 2050.

Nel 2023, UNGCN Italia implementerà il secondo round del programma di accelerazione, con il supporto di Carbonsink.

Il prossimo 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, UN Global Compact Network Italia, Borsa Italiana e Women in ETFs organizzano l’evento Ring the Bell for Gender Equality”, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui temi della parità di genere e del women empowerment sul luogo di lavoro, nei mercati e nella comunità, al livello nazionale.

“Ring the Bell for Gender Equality” è un cerimoniale organizzato ogni anno da oltre 100 Borse in tutto il mondo per dedicare l’apertura dei mercati finanziari al tema della Gender Equality. Al livello globale, l’iniziativa è promossa da UN Global Compact, World Federation of Exchanges, International Finance Corporation, UN Women e Sustainable Stock Exchange Initiative.

Cari partecipanti al Global Compact delle Nazioni Unite,
siamo da poco entrati nel 2023 e viviamo in un mondo fragile e profondamente diviso. La guerra in Ucraina, la crisi energetica ed alimentare, il cambiamento climatico, i fenomeni meteorologici estremi, le minacce alla democrazia, la pandemia e numerosi altri eventi avversi come l’inflazione, le oscillazioni monetarie e la recessione incombente, minano i nostri sforzi per un mondo sostenibile. Sono sfide globali che dobbiamo affrontare insieme: facciamo sì che nel 2023 si punti nuovamente al progresso. Abbiamo a disposizione diverse soluzioni ed una serie di importanti opportunità che possono contribuire alla creazione di un mondo più sostenibile e inclusivo.

Nell’ottica di un crescente impegno verso la trasparenza, UN Global Compact ha annunciato il lancio della nuova piattaforma di reporting, che uniformerà l’impegno delle aziende aderenti a livello globale ed entrerà in funzione dal 27 marzo 2023, per le aziende che hanno aderito entro il 31 dicembre 2022. La nuova Communication on Progress (CoP) migliorerà la raccolta dei dati e permetterà alle imprese di misurare e rendicontare sui propri progressi sui Dieci Principi e sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in maniera armonizzata; allo stesso tempo, aiuterà gli stakeholder ad effettuare comparazioni tra competitor.

Ieri 8 febbraio, si è tenuto il primo incontro del 2023 dell’Osservatorio Diversity & Inclusion in azienda, istituito dal Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite con lo scopo di raccogliere le esperienze e le prospettive in ambito D&I di grandi imprese italiane aderenti all’iniziativa onusiana.

Per l’anno in corso, l’obiettivo del percorso è di redigere una proposta di policy sulla D&I destinata alle imprese di ogni dimensione e settore produttivo. L’intento è di pubblicare un documento che possa fungere da guida sia per le aziende che si approcciano per la prima volta al tema della Diversity, sia per quelle che hanno già sviluppato un percorso strategico e intendono scalare il proprio impegno.

A novembre 2022 si è conclusa la prima edizione italiana del Climate Ambition Accelerator, un percorso di formazione ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite ed implementato in collaborazione con i Network locali, con lo scopo di accompagnare le imprese aderenti nella riduzione delle proprie emissioni ed accelerare i progressi per il raggiungimento di un’economia net-zero.

UN Global Compact ha ideato per i propri aderenti il “Conto alla rovescia per la Giornata internazionale della donna”, un percorso di apprendimento interattivo di 6 settimane volto a promuovere i diritti delle donne nel mondo del lavoro e a supportare le imprese a passare dall’impegno all’azione in materia di uguaglianza di genere.

Secondo quanto emerge dal CEO Study, condotto dal Global Compact delle Nazioni Unite e Accenture, gli amministratori delegati si trovano ad operare in un contesto globale estremamente complesso: il 93% degli AD coinvolti sta infatti incontrando 10 o più difficoltà simultanee nella gestione del proprio business e l’87% teme che le discontinuità in atto limiteranno il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. Sebbene gli amministratori delegati siano sempre più preoccupati da questo contesto, concordano quasi all’unanimità (98%) sulla crucialità della sostenibilità per lo svolgimento delle proprie attività, un sentimento cresciuto di 15 punti percentuali negli ultimi 10 anni.

Il 12esimo CEO Study dell’UN Global Compact e Accenture raccoglie informazioni da più di 2.600 AD provenienti da 128 paesi e operanti in 18 settori industriali, approfondite in oltre 130 interviste: si tratta del più grande campione mai preso in esame, a livello globale, dall’avvio del CEO Study Program nel 2007. Nell’analisi, i manager mettono in guardia sul rischio della convergenza di fattori altamente impattanti per le imprese e la società, quali la fragilità del multilateralismo e l’instabilità socioeconomica, la discontinuità nelle catene di fornitura e gli effetti immediati del cambiamento climatico.

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Manifesto “Imprese per le Persone e la Società”

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