Il 29 giugno 2022, Sanda Ojiambo - Assistant Secretary-General e CEO del Global Compact delle Nazioni Unite, ha incontrato i Membri del Consiglio Direttivo dell’UN Global Compact Network Italia. Il meeting, tenutosi presso il Circolo degli Esteri a Roma, è stata una straordinaria opportunità di confronto e scambio su risultati, sfide e scenari futuri nella Decade of Action per lo sviluppo sostenibile. Il Network italiano ha inoltre colto l’occasione per presentare i risultati raggiunti negli ultimi anni, che evidenziano un forte aumento del numero di imprese che sostengono e applicano i Dieci Principi dello UN Global Compact e si impegnano su temi critici come l’azione per il Clima e la parità di Genere.
Il procurementgioca sempre più un ruolo chiave nella strategia di crescita e sostenibilità delle aziende, soprattutto dopo che la pandemia da Covid-19 ha cambiato il panorama sociale ed economico di tutto il mondo e ha dimostrato quanto sia importante la sostenibilità per sviluppare le filiere produttive anche in ottica di resilienza. Per mantenere e aumentare l’efficacia della supply chain è, infatti, necessaria un’attenta gestione dei rischi lungo tutta la filiera, facendo leva sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità.
Gestendo e migliorando le performance ambientali, sociali ed economiche e la buona governance attraverso le catene di fornitura, le aziende agiscono non solo nel loro interesse, ma anche in quello degli stakeholder e della società a livello più ampio, promuovendo valori e soluzioni concrete a monte e a valle e capitalizzando, in un’ottica di sistema, la gestione sostenibile degli impatti sociali e ambientali.
Secondo l’UNHCR (Agenzia ONU per i Rifugiati), dall’inizio della crisi in Ucraina oltre 4 milioni di persone hanno lasciato il Paese, perdendo le loro case, il lavoro e le fonti di reddito. Inoltre, il 79% delle aziende ucraine sono state costrette a fermare la produzione. La crisi economica, le infrastrutture distrutte e il lento processo di ricostruzione renderanno difficile il ritorno a casa per gli ucraini, anche dopo la fine delle ostilità.
Per aiutare i rifugiati ucraini nella ricerca di un nuovo lavoro, UN Global Compact Network Ukraine, in collaborazione con UN Global Compact Network Poland, ha lanciato l’iniziativa “Give a job for UA”. Il progetto è aperto a tutte le aziende interessate ad offrire il proprio contributo e assumere i cittadini ucraini fuggiti dalla guerra e attualmente dislocati nel resto d’Europa e del mondo.
Il Global Compact Network Italia pubblica il suo Report sulle Attività 2019.
Dai numeri dell’iniziativa internazionale ai progetti realizzati al livello locale, Vi raccontiamo un altro anno d’impegno, al fianco di aziende ed organizzazioni, per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso i Dieci Principi del Global Compact e l’Agenda 2030delle Nazioni Unite.
Il Report si rivolge principalmente al Global Compact Office, agli altri Local Network attivi nel mondo, secondo una logica di scambio sinergico, a tutti gli attori businesse non business del territorio nazionale che fanno parte del grande movimento UN Global Compact. Infine, ma non meno importanti, agli esperti, appassionati e ai curiosi dei temi della sostenibilità e dell’economia etica.
In coerenza con la nostra missione, abbiamo confermato la scelta di diffondere il documento esclusivamente in formato elettronico.
Per osservazioni o richieste di approfondimento, è possibile scrivere all’indirizzo email:
Grazie per essere stati un altro anno insieme a noi,
dalla parte dell’Ambiente, delle Persone e delle Comunità!
Partendo dall’andamento degli ultimi anni del numero di partecipanti all’iniziativa, fino all’approfondimento delle attività realizzate e dei risultati di comunicazione e finanziari raggiunti dal Network locale, Vi raccontiamo un altro anno d’impegno, al fianco di aziende ed organizzazioni, per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso i Dieci Principi dell’UN Global Compact e i 17 SDGs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Con il Report attività 2022 raccontiamo un altro anno d’impegno al fianco di aziende ed organizzazioni, per la diffusione dello sviluppo sostenibile attraverso i Dieci Principi di UN Global Compact e i 17 SDGs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Sono circa 1.900, le Persone coinvolte nei nostri programmi ed eventi nel 2022. Oltre 80, gli esperti tematici ed i professionisti intervenuti a supporto delle iniziative del Network. 40, i business-case presentati durante tali occasioni.
Nel 2022, 100 nuove aziende italiane sono entrate a far parte della rete.
Avviato nel 2017, e giunto al termine nel 2023, il progetto “Coastal Highway Upgrading” ha visto coinvolta la PMI Politecnica Ingegneria ed Architettura nella realizzazione di una nuova autostrada costiera in Belize. Partendo dal potenziamento di un’arteria stradale già esistente, lunga 58 km, Politecnica ha realizzato un’infrastruttura resiliente ai cambiamenti climatici che ha collegato comunità e territori remoti, aprendo nuove opportunità economiche e stimolando lo sviluppo locale e il turismo.
È Alessio Gori, Ingegnere Civile Associato e Project Manager di Politecnica, a presentare il progetto che è stato portato avanti con il supporto della Carribean Development Bank e del Governo del Regno Unito, attraverso il fondo UKCIF (UK Caribbean Infrastructure Fund).
Al principio del 2024, Holding Moda - subholding di Holding Industriale, specializzata nell’aggregazione di PMI del settore textile&fashion, ha dato il via al progetto “HModa Circular” con lo scopo di diffondere, fra le proprie aziende controllate, la circolarità come approccio strategico al waste management. La scelta del verticale Moda ha i suoi principali driver nelle aspettative crescenti sulla sostenibilità da parte dei grandi brand del lusso; e in una normativa sui processi produttivi e di reporting sempre più ampia e stringente.
È Veronica Bovo, Chief Sustainability Officer di Holding Industriale, a presentare il progetto portato avanti insieme a partner esperti e che avvicina sempre più l’azienda all’obiettivo di creare una “simbiosi di filiera” tra il settore tessile e gli altri settori industriali.
A fine 2020, Sanpellegrino (Gruppo Nestlé) ha avviato un’attività di censimento e monitoraggio della flora e della fauna presenti nella tenuta di Scarperia, in Toscana, dove sgorga e viene imbottigliata l’Acqua Panna. La mappatura è stata realizzata con l’obiettivo di identificare azioni volte alla salvaguardia della biodiversità presente nell’area, e a rafforzarne l’ecosistema. Da qui nasce il progetto «Good Bee», che ha portato all’inaugurazione di un «Bee Hotel» all’interno della tenuta, con lo scopo di creare un ambiente favorevole per gli insetti impollinatori ed aumentare la loro presenza nell’area.
È Fabiana Marchini – a capo della funzione Sostenibilità del Gruppo Sanpellegrino– a raccontarci la Story di questo spazio di ristoro e rigenerazione per api e farfalle diurne.
«NeoConnessi» è il progetto di educazione digitale di WINDTRE, volto principalmente a sensibilizzare i bambini - tra i 9 e gli 11 anni di età - ad un utilizzo responsabile di Internet, e ad accompagnare scuole e famiglie nella delicata fase in cui i più giovani si trovano per la prima volta a navigare in autonomia. Il progetto, attivo al livello nazionale da oltre 5 anni, si rivolge agli alunni e alle alunne delle classi quarte e quinte delle scuole primarie e si sviluppa in quattro ambiti: tecnologico, pedagogico, psicologico e didattico.
È Federica Manzoni– Sustainability & Quality Certification Director di WINDTRE– a raccontarci la Storydi questa iniziativa, tramite la quale l’Azienda tech vuole offrire il suo contributo alla creazione di una rete più inclusiva e sicura.
L’impatto derivante dalle attività delle catene di approvvigionamento di un’impresa è circa nove volte superiore a quello generato nel perimento dell’azienda stessa. È partendo da questa consapevolezza che Andriani – impresa pugliese attiva nel settore agro-alimentare – ha costruito una gestione sostenibile delle proprie filiere, sia in Italia che all’estero. In questo ambito, rientra il progetto pluriennale «ESFAI -Ethiopian Sustainable Farming & Agriculture Initiative», avviato in Etiopia nel 2020 con lo scopo di offrire supporto al partner locale – Lovegrass – nell’efficientamento della produzione del Teff.
È Mattia Caravella – Sustainable Sourcing di Andriani – a raccontare il contesto, gli obiettivi e le caratteristiche di questa iniziativa, tramite la quale l’Azienda punta a creare una supply chainvirtuosa per le colture locali della materia prima e promuovere buone pratiche di agricoltura sostenibile nel Paese africano.
“Custodire il territorio” significa anzitutto conoscerlo approfonditamente, misurarne il valore e le vulnerabilità per operare all’interno di esso rispettando tutte le forme di vita presenti, le dinamiche e gli equilibri.
Guardando in questa direzione, tra il 2020 e il 2021, Edison – fra i più grandi attori energetici italiani – ha realizzato un importante lavoro di mappatura della vulnerabilità della biodiversità e dei servizi ecosistemici (BES) sui territori in cui sono attivi i propri siti produttivi. […]
ICOP è una PMI localizzata in Friuli Venezia Giulia e da sempre caratterizzata da una forte vocazione sociale. Trovandosi in un territorio di frontiera, è inoltre particolarmente esposta ai fenomeni migratori provenienti dall’Est Europa. È in questo contesto che, a seguito della deflagrazione del conflitto armato fra Ucraina e Russia, nel febbraio del 2022 è stato avviato il progetto «Mattone su Mattone», esempio di partnership profit non-profit per offrire supporto pratico nella gestione della crisi umanitaria.
È Piero Petrucco – Vice Presidente e Amministratore Delegato di ICOP – a raccontare i valori, gli obiettivi e le modalità con cui è stato avviato il progetto, che ha visto il coinvolgimento attivo del management aziendale e di numerosi dipendenti, i quali hanno dato vita spontaneamente al gruppo «Icoperanti».
ICAM, azienda lombarda leader nella produzione di cioccolato sostenibile e di alta qualità, è presente da oltre dieci anni in Uganda, dove ha costruito una filiera di approvvigionamento sempre più solida ed attenta agli impatti sull’ambiente e sulle comunità, con l’obiettivo di generare valore sia per l’impresa, che per il territorio e le Persone ugandesi.
È Sara Agostoni – Global Procurement Director and Chief Sustainability Officer di ICAM – a raccontarci il contesto in cui ICAM opera tuttora, le azioni e le partnership che hanno sostenuto la crescita del pregio del cacao locale.
Dal 2014, le aziende private sono riconosciute come potenziali attori di cooperazione allo sviluppo, al fianco delle Agenzie nazionali, ONG, e dei professionisti del settore. In questo scenario, dal 2021, Irritec – azienda siciliana tra i leader nella produzione di sistemi d’irrigazione di precisione – ha realizzato in Senegal il progetto «Agrilab», per la formazione professionale degli agricoltori locali sull’utilizzo e la progettazione di impianti irrigui innovativi e sostenibili.
È Giulia Giuffrè – Board Member and Sustainability Ambassador di Irritec– a farsi portavoce di questa iniziativa che nasce da una partnership profit-non profit e dalla sinergia con AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Gli effetti del cambiamento climatico rischiano di mettere a dura prova la sopravvivenza di alcune specie di caffè e, quindi, l’intero settore produttivo, nonché la catena di commercio sui mercati globali. Gruppo Lavazza è fortemente impegnato, da oltre una decade, per la costruzione di una filiera che risponda ai principi di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla tutela della biodiversità e degli ecosistemi. Questa ambizione, si declina concretamente spaziando dal coinvolgimento in attività di Ricerca e Sviluppo, all’implementazione di programmi a supporto delle comunità di coltivatori locali, nei Paesi produttori di caffè.
Veronica Rossi, Sustainability Senior Manager del Gruppo Lavazza, racconta la partecipazione dell’azienda al programma internazionale che ha consentito all’Ecuadordi realizzare la sua prima produzione di caffè di alta qualità certificata“deforestation-free”.
Nel 2023, INWIT ha avviato - in collaborazione con Legambiente - un progetto di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico in quattro aree naturali dell’Appennino centrale, grazie all’installazione di nuove tecnologie sulle torri aziendali già presenti nelle zone coinvolte. Più specificamente, INWIT intende sviluppare una base-dati a lungo termine relativa alla qualità dell’aria, favorendo quindi l’identificazione di eventuali rischi o impatti negativi, e stimolando l’adozione di misure correttive da parte degli attori locali.
È Emanuele Cardinale - Head of Sustainability di INWIT, a raccontare gli obiettivi e le modalità d’implementazione dell’iniziativa, che vede l’Azienda operare in una logica di “Tower as a service”, ossia utilizzando le proprie infrastrutture per offrire più servizi integrati ed innovativi e contribuire attivamente alla tutela della biodiversità.
Save The Duck è nata con il dichiarato intento di dar vita a una realtà che avesse come pilastri il rispetto per gli esseri viventi e l’ambiente e che potesse svilupparsi seguendo principi di sostenibilità, promuovendo un modello di business trasparente e rigenerativo.
“Gli animali non sono materie prime”, è così che descrive il principio fondante dell’Azienda Silvia Mazzanti, oggi a capo della funzione Sostenibilità, ma con un background nello sviluppo di prodotto e approfondita conoscenza della supply chain. […]
Nel 2022, OMB Saleri - PMI bresciana specializzata nella produzione di valvole per la gestione di gas - si è fatta promotrice del “Patto di Comunità - Polo Primo Maggio”, un’iniziativa di collaborazione ampia tra undici enti pubblici e privati, organizzazioni religiose e associazioni locali, che mira alla riqualificazione e rigenerazione sociale, culturale ed economica del quartiere “Primo Maggio” di Brescia, dove l’Azienda ha sede.
È Elena Gambera - Managing Board Member di OMB Saleri, a raccontare gli obiettivi e le attività formative, sportive e culturali implementate nell’ambito del Patto, che punta ad innescare un cambiamento concreto e reale al livello di Comunità e territorio.
Innovando, PMI innovativa basata in Veneto ed attiva nel settore della gestione dei rifiuti industriali, è tra i partner del progetto «LIFE Re-Shoes» che, attraverso il recupero circolare delle scarpe a fine vita, promuove il riciclo virtuoso come nuovo standard nella filiera calzaturiera.
È Cveta Majtanovic– Sustainability Director di Innovando– a raccontare il contesto e le modalità di implementazione dell’iniziativa, nonché le sinergie attive all’interno del consorzio internazionale che è a capo del progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma «LIFE».
Nel 2022, Caffè Borbone - azienda leader nel settore della torrefazione e del caffè porzionato - ha avviato in Uganda il progetto «MWANYI», con l’obiettivo di sostenere l’emancipazione culturale e finanziaria di donne e giovani ugandesi che lavorano nella filiera del caffè. Questo è un settore cruciale per l’economia nazionale, ma resta caratterizzato da un’alta frammentazione geografica, dalla mancanza di formazione imprenditoriale e da una supply chain non ancora certificata.
È Marco Schiavon - Amministratore Delegato di Caffè Borbone, a raccontare l’impegno pluriennale dell’Azienda in Uganda, la partnership con OFI - Olam Food Ingredientsper l’implementazione del progetto, i risultati finora raggiunti e l’impatto generato sulle comunità locali e all’interno dell’organizzazione stessa.
Dal 2015, all’interno di Vector, il Team D&I (Diversity & Inclusion) coordina un tavolo di lavoro aperto a tutta la popolazione aziendale e che ogni anno cambia il focus tematico delle sue attività. Il 2022 è stato l’anno della “gestione delle disabilità in Azienda”. È Camilla Buttà – promotrice della tematica D&I al livello organizzativo – a raccontare i valori, gli obiettivi e le modalità con cui il Team dedicato opera per realizzare una piena inclusione e valorizzazione delle diversità all’interno dell’Azienda, affinché ciascuna Persona di Vector si senta bene sul luogo di lavoro.
Vector è una PMI attiva nel settore delle spedizioni internazionali ed è considerata un baluardo innovativo e consolidato sulla D&Iaziendale in Italia.
Sempre più bilanciata la partecipazione tra PMI e grandi aziende, appartenenti ai settori merceologici più rappresentativi dello scenario economico italiano. Il 23 gennaio il Meeting che inaugura le attività dell’anno.
Continua a crescere il Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite. Nel 2023, la rete che rappresenta nel nostro Paese la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo ha superato per la prima volta le 500 realtà ed è composta oggi da 510 aziende. Tra le adesioni dell’anno appena concluso ci sono simboli del Made in Italy come Ferrari e TOD’s, sedi locali di gruppi internazionali come Leroy Merlin Italia e realtà del settore finanziario come Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano.
Con il nostro primo Bilancio Sociale, Vi raccontiamo un altro anno d’impegno al fianco di aziende ed organizzazioni per la promozione dello sviluppo sostenibile, attraverso i Dieci Principi dell’UN Global Compact e i 17 Global Goalsdell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il documento presenta un dettagliato racconto delle adesioni, iniziative e partnership che hanno contribuito - nel corso del 2023 - al raggiungimento degli obiettivi organizzativi, nonché ad una crescita vivace della nostra rete su vari fronti. È, per noi, un’occasione importante per condividere e valorizzare - in maniera chiara e puntuale - gli sforzi profusi ed i risultati finora conseguiti.
In data 28 aprile 2022, i Membri Fondatori dell’UN Global Compact Network Italia hanno eletto il nuovo Consiglio Direttivo che guiderà la rete locale del Global Compact delle Nazioni Unite fino alla primavera del 2025. Fra i tredici professionisti della sostenibilità eletti ieri dall’Assemblea, diverse conferme rispetto al precedente mandato e nuovi prestigiosi ingressi. Marco Frey è stato nominato Presidente per il terzo mandato consecutivo.
14 febbraio 2024, Milano – Il Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo, auspica il pieno sostegno da parte degli stati membri dell’Unione europea alla direttiva che introduce per la prima volta nell’UE l’obbligo per le imprese di effettuare una due diligence in materia di diritti umani e ambiente.
I membri del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) sono chiamati ad esprimersi sulla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D). Il provvedimento prevede per le aziende di identificare, prevenire, mitigare, comunicare e porre fine agli impatti negativi sull’ambiente e sui diritti umani causati dalle loro attività economiche e dalla loro catena del valore (supply chain).