Intesa Sanpaolo sta ricoprendo un ruolo decisivo in questa crisi a sostegno dell’economia e della società.

Per le esigenze di liquidità delle imprese ha messo a disposizione crediti per 50 miliardi di euro (1,5 miliardi di euro già erogati) e un plafond creditizio di 2 miliardi di euro per gli associati a Confcommercio. Ha previsto la sospensione per 3 mesi, prorogabili a 6 in funzione della durata dell’emergenza, delle rate dei finanziamenti per famiglie e imprese colpite direttamente o indirettamente dall’emergenza e ampliato gratuitamente la tutela sanitaria ai propri assicurati che hanno contratto il virus.

A sostegno delle misure del Governo, ha donato 100 milioni di euro al Servizio Sanitario Nazionale per l’acquisto di attrezzature e messo a disposizione della Protezione Civile la piattaforma “ForFunding” per raccogliere donazioni. Con un contributo di 350.000 euro ha sostenuto la realizzazione di un ospedale da campo a Bergamo. Ha donato 50 mila euro per alleviare le necessità di strutture sanitarie e famiglie nelle fasi critiche delle cure. Ha contribuito a sostenere progetti di ricerca medica sul Coronavirus anche destinando 1 milione di euro del proprio Fondo di Beneficenza (pari al 16% del totale).

Forte attenzione è stata data alla sicurezza delle proprie persone con tempestive misure a partire dall’estensione dello smart working a 35 mila addetti. Nelle filiali sono stati riconosciuti sei giorni di ferie in più e ampliate le operazioni eseguibili da remoto per ricevere i clienti solo su appuntamento in filiali aperte con orario ridotto.

Il CEO ha donato 1 milione di euro del suo bonus 2019 e 21 top manager 5 milioni di euro per specifiche iniziative sanitarie.

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Manifesto “Imprese per le Persone e la Società”

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