Secondo quanto emerge dal CEO Study, condotto dal Global Compact delle Nazioni Unite e Accenture, gli amministratori delegati si trovano ad operare in un contesto globale estremamente complesso: il 93% degli AD coinvolti sta infatti incontrando 10 o più difficoltà simultanee nella gestione del proprio business e l’87% teme che le discontinuità in atto limiteranno il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. Sebbene gli amministratori delegati siano sempre più preoccupati da questo contesto, concordano quasi all’unanimità (98%) sulla crucialità della sostenibilità per lo svolgimento delle proprie attività, un sentimento cresciuto di 15 punti percentuali negli ultimi 10 anni.
Il 12esimo CEO Study dell’UN Global Compact e Accenture raccoglie informazioni da più di 2.600 AD provenienti da 128 paesi e operanti in 18 settori industriali, approfondite in oltre 130 interviste: si tratta del più grande campione mai preso in esame, a livello globale, dall’avvio del CEO Study Program nel 2007. Nell’analisi, i manager mettono in guardia sul rischio della convergenza di fattori altamente impattanti per le imprese e la società, quali la fragilità del multilateralismo e l’instabilità socioeconomica, la discontinuità nelle catene di fornitura e gli effetti immediati del cambiamento climatico.
“In un mondo caratterizzato da conflitti, crisi energetiche, aumento dell’inflazione e minacce di recessione, lo studio di quest’anno afferma come gli AD non credano che il mondo sia sufficientemente resiliente alle crisi come ci si aspettava. Le imprese continuano infatti a subire l’impatto di molteplici shock. Di conseguenza, su un’ampia gamma di questioni, come l’inarrestabile cambiamento climatico e le crescenti disuguaglianze sociali ed economiche, l’azione delle imprese in questo momento non è all’altezza dell’ambizione e dei ritmi necessari a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite entro il 2030.”, ha dichiarato Sanda Ojiambo, Assistant Secretary General, CEO ed Executive Director del Global Compact delle Nazioni Unite.
Fonte: 12th UN Global Compact-Accenture CEO Study
Mentre le difficoltà si accumulano, gli amministratori delegati indicano le questioni globali che tradizionalmente esulano dalla sfera aziendale, come i cambiamenti climatici o i conflitti socio-politici, tra i motivi di preoccupazione per la realizzazione di valore condiviso e impatto per i propri stakeholder. Mancano solo otto anni alla scadenza del termine per il raggiungimento degli SDGs, ma per quasi la metà degli AD (43%) gli sforzi per la sostenibilità vengono ostacolati dal contesto geopolitico, specie per coloro che operano nei Paesi in via di sviluppo (51%). Esaminando inoltre gli obiettivi net-zero fissati dalle più grandi aziende mondiali, lo studio evidenzia che quasi tutte mancheranno i propri obiettivi se non raddoppieranno il tasso di riduzione delle emissioni di carbonio entro il 2030.
Tuttavia, nel documento viene sottolineato che alcuni amministratori delegati continuano a generare un valore condiviso per i propri stakeholder e un vantaggio di business competitivo e, contemporaneamente, contribuiscono all’avanzamento dello sviluppo sostenibile attraverso l’innovazione e le partnership. Due terzi degli AD (66%) affermano infatti che le proprie aziende stanno attivando collaborazioni strategiche a lungo termine per essere più resilienti. Questi manager stanno inoltre riorganizzando le proprie catene di approvvigionamento, riqualificando la forza lavoro, rivalutando il proprio rapporto con le risorse naturali e re-immaginando i confini del pianeta attraverso innovazioni tecnologiche che includono soluzioni fisiche, digitali e biologiche.
“Il mancato raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è una preoccupazione reale ma, allo stesso tempo, un’enorme opportunità per le aziende che si reinventano e sfruttano la sostenibilità come una forza chiave del cambiamento per il prossimo decennio.”, ha dichiarato Peter Lacy, Global Sustainability Services Lead & Chief Responsibility Officer di Accenture. “Gli AD sono chiaramente preoccupati per la resilienza delle proprie imprese, ma la resilienza di un manager può rappresentare anche un’opportunità di crescita per un altro imprenditore. Gli investimenti in tecnologie e le innovazioni rivoluzionarie possono far sì che gli SDGs siano più raggiungibili. Tuttavia questo si verifica solo se le imprese sfruttano la sostenibilità per essere più resilienti, creare nuovi mercati, prodotti e servizi in grado di correggere l’attuale traiettoria e guidare la crescita in un periodo di grandi sfide, come quello attuale”.
Gli amministratori delegati individuano anche una chiara necessità di concentrarsi sulle nuove tecnologie per trovare soluzioni efficaci per affrontare le sfide globali e guidare la crescita. Molti degli AD coinvolti nello studio (63%) stanno infatti già integrando la sostenibilità nelle proprie aziende lanciando nuovi prodotti e servizi, migliorando la raccolta di dati sulla sostenibilità nelle catene del valore (55%) e investendo in fonti di energia rinnovabili (49%). Quasi la metà (49%) sta passando a modelli di business circolare, mentre il 40% sta aumentando i finanziamenti destinati alla ricerca e lo sviluppo per l’innovazione sostenibile.
Nelle interviste di approfondimento, gli amministratori delegati identificano delle iniziative chiave per riuscire a rafforzare la resilienza del business: tra queste, vengono menzionate la definizione di obiettivi climatici basati sulla scienza e il rafforzamento degli investimenti in Diversity&Inclusion, l’impegno in partnership intersettoriali basate su soluzioni tecnologiche, il miglioramento della conoscenza delle catene di approvvigionamento e la promozione della biodiversità. Inoltre, gli amministratori delegati continuano a chiedere un maggiore impegno da parte dei governi affinché vengano attuati cambiamenti politici che diano priorità a obiettivi misurabili a lungo termine, come la realizzazione di framework di rendicontazione ESG standardizzati, un mercato globale del carbonio e incentivi per modelli di business sostenibili.
Fonte: 12th UN Global Compact-Accenture CEO Study
“Nonostante le battute d’arresto, non bisogna perdere la speranza. Gli amministratori delegati che abbiamo intervistato riconoscono sempre più che è possibile costruire credibilità e valore per la propria impresa impegnandosi a rispettare i Dieci Principi e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in ogni loro attività, non solo perché è la cosa giusta da fare, ma anche perché ha risvolti commerciali positivi.”, ha aggiunto Ojiambo.
Questo articolo è una traduzione della news “Alarmed by Speed and Scale of Disruption, CEOs Embrace Sustainability to Build Long-Term Resilience, According to UN Global Compact and Accenture” pubblicata sul sito web di UN Global Compact.