Il 4 e 5 giugno si è tenuto a Berlino il primo incontro dello European Peer Learning Group sul tema Corporate Climate Strategies. L’iniziativa è stata organizzata dai Network Locali del Global Compact tedesco, francese, spagnolo, italiano, svizzero e danese. L’obiettivo è di promuovere il dialogo tra aziende provenienti da diversi contesti nazionali e favorire il confronto tra le proprie esperienze sull’importanza di adottare una strategia aziendale sul clima e di porsi obiettivi climatici ambiziosi, che siano in linea con il target definito dall’Accordo di Parigi sul Clima di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1.5° C.

Al meeting hanno partecipato 20 aziende tra cui 4 italiane: A2A, Artsana, Ferrovie dello Stato, Snam, già impegnate su una propria strategia sul clima. Durante l'incontro è stata discussa l'importanza di un allineamento del settore business agli Science-Based Targets.

Le aziende partecipanti hanno avuto modo di lavorare in modo interattivo con scambi di esperienze aziendali e lavori di gruppo. Dapprima sono stati individuati i driver fondamentali che spingono le aziende a elaborare una strategia sul clima: il commitment del top management, la credibilità del brand e la reputazione aziendale, le aspettative e la trasparenza verso gli stakeholder, l’accrescimento della competitività dell’azienda e delle opportunità di mercato.

Gli esperti di Sustainable - consulenti del Network Tedesco del Global Compact sulle tematiche relative al clima, che hanno moderato i lavori, hanno elaborato e presentato la Climate Strategy 2.0,che si configura per: orientamento temporale di lungo termine (5-15 anni); sviluppo di target legati al clima allineati con obiettivo globale di limitare il riscaldamento globale a1.5° c, o almeno al di sotto dei 2°c; elaborazione di target che considerino anche tutte le emissioni aziendali indirette che si verificano nella catena del valore (definite Scope 3 dal Greenhouse Gas Protocol, che fornisce standard di misurazione delle emissioni) e un orientamento strategico integrato con le diverse funzioni aziendali (procurement, ricerca & sviluppo, design del prodotto). I partecipanti hanno indicato le sfide che potrebbero incontrare in riferimento alla strategia presentata e soluzioni/idee in risposta a queste sfide.

In relazione alla definizione degli obiettivi sul clima, i partecipanti hanno rilevato come elementi sfidanti: fissare i Science-Based Targets, reperire dati adeguati, garantire il commitment interno all’azienda riguardo a questi obiettivi, finanziare i target, evitare il greenwashing. A queste sfide, i partecipanti hanno proposto tra le altre, le seguenti soluzioni:  fare benchmarking con altre aziende che hanno posto target più ambiziosi e accettare il fatto che i SBT sono un percorso in progressivo miglioramento; creare database e raccogliere best practices; aumentare l’informazione e la consapevolezza aziendale su queste tematiche; promuovere la collaborazione tra diversi settori aziendali; sviluppare lo strumento dei green bond e in generale dare priorità ad investimenti con impatti ambientali limitati; essere trasparenti e individuare target semplici da comunicare all’esterno.

Per la fase di implementazione degli obiettivi, i partecipanti hanno sottolineato le sfide di coinvolgere i dipendenti nel processo, mantenere il tema climate a un giusto livello di attenzione per l’azienda, ingaggiare tutta la catena del valore dell’azienda anche a livello locale, evitare il conflitto d’interessi con altri obiettivi aziendali. Tra le possibili soluzioni emerse; creare sistemi di coinvolgimento dei dipendenti (ambassador, volontariato, incentivi), sensibilizzare il top e middle management, organizzare attività di sensibilizzazione anche a livello locale (premi sulla sostenibilità), tradurre gli obiettivi di CSR/Clima in termini di business, includere priorità di sostenibilità nei sistemi e piani di finanziamento aziendali.

La trasparenza e la comparabilità dei risultati, la poca sensibilizzazione di altri dipartimenti aziendali oltre a quelli che si occupano di clima o CSR, la valutazione degli impatti sul ciclo di vita del prodotto, sono state individuate come sfide principali in riferimento alla misurazione dei risultati. Sono state proposte come soluzioni: usare Standard GRI o misurazioni individuali, migliorare la comunicazione interna, allineare le dimensioni finanziaria/non finanziaria nel reporting aziendale, evidenziare le opportunità che derivano all’adottare obiettivi sul clima lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, sviluppando linee guida.

La presentazione di esperienze aziendali ha consentito un ampio spazio di dibattito, interazione e apprendimento tra i partecipanti al Peer Learning Group, che hanno particolarmente apprezzato la dinamica di scambio e dibattito tra pari.

I partecipanti hanno, infine, indicato delle priorità tematiche per il prossimo Peer Learning Group 2020: approfondire il tema dell’economia circolare, preparare materiali sul tema climate strategy utili per uso interno all’azienda, focalizzarsi sulle sfide individuate durante i lavori di gruppi.

Per maggiori informazioni su quest’attività, contattare: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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