In cosa consiste: l’SDG 1 si propone di mettere fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque. Circa il 17% della popolazione mondiale vive con meno di 1.13 euro al giorno e molti non hanno accesso ai beni necessari, come alimenti o acqua potabile. La povertà acuisce problemi quali la fame, l’accesso all’educazione ed alle cure sanitarie, l’esclusione sociale e lavorativa. Inoltre, alcuni fenomeni come il cambiamento climatico e la crisi dei rifugiati possono aumentare i livelli di povertà nei prossimi anni. L’SDG 1 intende eradicare la povertà estrema in tutto il mondo, riducendola in tutte le sue dimensioni e favorendo l’accesso da parte di tutta la popolazione alle risorse economiche, ai servizi basilari e di protezione sociale. L’obiettivo punta, inoltre, a diminuire l’esposizione di persone che versano in condizioni di vulnerabilità a disastri economici, sociali e ambientali, e a dare impulso alla crescita dei paesi in via di sviluppo, attraverso la cooperazione e la creazione di una cornice normativa solida al livello nazionale, regionale e internazionale.

Ruolo delle imprese: le imprese giocano un ruolo fondamentale per il conseguimento dell’SDG 1. Esse possono infatti contribuire alla sconfitta della povertà: creando opportunità lavorative per i gruppi più svantaggiati, garantendo condizioni di lavoro dignitose ai dipendenti e lungo la catena di fornitura,  impattando positivamente sulle comunità locali, sui paesi in via di sviluppo e sulle zone afflitte da crisi sociali ed ambientali. Tutte le aziende, a prescindere dal settore di appartenenza, possono mettere in atto azioni a tal riguardo. Scheda di approfondimento

Come misurare il contributo delle imprese: alcuni indicatori specifici per monitorare e quantificare le azioni delle aziende, includono: percentuale dei re-investimenti locali; numero di iniziative per migliorare l’accesso ai servizi finanziari da parte di persone svantaggiate; volumi di biocombustibili prodotti ed acquistati secondo criteri di sostenibilità.

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