In cosa consiste: la disparità dei redditi nei diversi Paesi del mondo sta crescendo. Il 10% più ricco della popolazione possiede il 40% del reddito mondiale totale, mentre il 10% più povero possiede tra il 2% ed il 7% del reddito complessivo. Contemporaneamente, aumenta anche la disuguaglianza fra ricchi e poveri all’interno dei singoli paesi. Nei paesi in via di sviluppo, in particolare, la disuguaglianza interna è aumentata dell’11% dal 1999 al 2010. Questa disomogeneità nei redditi pregiudica le pari opportunità tra le persone, soprattutto l’accesso ad un lavoro dignitoso o a servizi sanitari ed educativi. Inoltre, esistono alcuni gruppi di persone più vulnerabili, come i migranti o i diversamente abili, che soffrono una disparità ancora maggiore in quanto ad opportunità. La disuguaglianza è un ostacolo allo sviluppo sociale e economico, aumentando la povertà globale e avvilendo lo spirito di realizzazione e l’autostima delle persone. L’SDG 10 vuole ridurre la disparità nei redditi e nelle opportunità fra paesi e all’interno di essi, riducendo la povertà nelle zone più svantaggiate, promuovendo l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, incentivando politiche al livello internazionale per migliorare la regolazione e il controllo dei mercati e degli istituti finanziari. Inoltre, occorre facilitare la migrazione e la mobilità sicura e responsabile dei migranti.

Ruolo delle imprese: le aziende dovrebbero offrire condizioni lavorative dignitose attraverso tutta la catena del valore, soprattutto per i gruppi svantaggiati, ridistribuendo in modo più equo gli stipendi fra i propri dipendenti ed applicando meccanismi efficaci per contrastare l’evasione fiscale. Scheda di approfondimento

Come misurare il contributo delle imprese: alcuni indicatori specifici per monitorare il contributo delle imprese sono: sistemi di valutazione e di controllo dei rischi ambientali e sociali; numero di presidi dell’azienda in zone a scarsa densità abitativa o caratterizzate da condizioni di vita svantaggiate delle popolazioni; numero di iniziative per migliorare l’accesso ai servizi finanziari per le categorie deboli; impatti economici indiretti significativi.

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