Alle imprese è richiesto di assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani

Il concetto di "complicità" è indubbiamente di difficile definizione. Intendere la complicità nel senso di non essere complici nella violazione dei diritti umani rappresenta un'importante sfida per le imprese.

Così come stanno cambiando le dinamiche tra i governi, le imprese e le organizzazioni della società civile, sta cambiando anche la concezione, di come e quando, le varie organizzazioni dovrebbero assumersi le responsabilità per la salvaguardia dei diritti umani. Stabilito che il ruolo dei governi nell'assicurare il rispetto dei diritti umani continua ad essere estremamente importante, il mutato contesto politico nel quale le imprese operano ha spinto l'Ufficio per l'Alto commissariato dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNHCHR) a concentrare gli sforzi per dare una definizione della complicità delle imprese nell'abuso dei diritti umani.

È importante capire come in un contesto aziendale la nozione di complicità assuma diverse forme:

  • Complicità diretta: si verifica quando un'impresa assiste consapevolmente ad una violazione dei diritti umani. Un esempio di complicità diretta potrebbe essere il caso in cui un'impresa acconsenta al trasferimento forzato dei lavoratori.
  • Complicità indiretta: si verifica quando un'impresa trae benefici diretti da abusi dei diritti umani commessi da altri. Si parla di complicità indiretta nel caso in cui un'impresa consenta che, al proprio interno, vengano commesse violazioni dei diritti umani ad opera delle forze dell'ordine, come ad esempio nel caso di : repressione di proteste pacifiche, oppure uso di sistemi di controllo repressivi sul posto di lavoro.
  • Complicità tacita: si verifica quando un'impresa accetta, senza interagire, il mancato rispetto dei diritti umani da parte delle autorità competenti del paese in cui l'impresa opera. Un esempio di complicità tacita potrebbe essere l'applicazione di leggi che prevedano discriminazioni etniche o di genere nella assunzione del personale.

Per evitare di essere complice negli abusi dei diritti umani, un'impresa dovrebbe:

  • condurre un'analisi della situazione riguardante i diritti umani nel paese in cui opera o in cui intende operare;
  • proteggere esplicitamente i diritti umani dei lavoratori siano essi impiegati diretti dell'impresa o facciano essi parte, a qualsiasi livello, della catena produttiva;
  • assicurarsi che le politiche di salvaguardia dei diritti umani siano state effettivamente introdotte nelle pratiche aziendali;
  • impegnarsi attivamente in un dialogo aperto con tutte le organizzazioni che difendono i diritti umani;
  • assicurarsi, nel caso di intervento di misure di sicurezza o forze dell'ordine, che queste rispettino sempre i diritti umani e chiarire esplicitamente in ogni accordo con esse che l'impresa non consentirà mai violazioni delle leggi internazionali a tutela dei diritti umani;
  • condannare privatamente e pubblicamente abusi continui e sistematici dei diritti umani.