lenteL’associazione italiana che riunisce i professionisti della Corporate Social Responsibility e della sostenibilità ha prodotto il position paper “Qualità e sostenibilità nei contratti pubblici” in vista del recepimento nella legislazione italiana delle Direttive UE 23/24/25 del 2014 in tema di approvvigionamenti delle Pubbliche Amministrazioni e delle stazioni appaltanti dei cosiddetti “settori speciali”

Il paper è frutto del lavoro svolto da un Gruppo ad hoc composto da diversi membri del Network che hanno lavorato in sinergia per condividere una posizione comune, da offrire poi come contributo di riflessione alla platea più vasta degli studiosi, degli osservatori e soprattutto dei policy maker sui contenuti molti innovativi introdotti dalle Direttive. In particolare l’attenzione del Gruppo di Lavoro si è rivolta alle novità, per certi versi sorprendenti, introdotte dal legislatore UE sugli aspetti ambientali e sociali nelle diverse fasi del processo di acquisto: dalla definizione qualitativa del fabbisogno, all’individuazione del fornitore più affidabile e performante, al controllo e valutazione della prestazione fornita, alla generazione di esternalità ambientali e sociali positive o alla riduzione di quelle negative.

Il Network considera la gestione della catena di fornitura della PA e delle grandi aziende dei “settori speciali” una potente leva per sensibilizzare la platea degli attori del sistema produttivo e l’aumento del tasso CSR nelle sue dinamiche interne una scelta strategica necessaria per far fronte alle grandi sfide dello sviluppo sostenibile: il contemperamento del necessario profitto economico con la tutela dell’ambiente, il contrasto al cambiamento climatico, il rispetto dei diritti umani, l’inclusione sociale e l’affermazione di una governance aziendale volta a combattere la corruzione e a presidiare l’integrità.

Convinzioni in linea con organismi internazionali quali le Nazioni Unite (Ruggie Report), l’OECD, la stessa UE che ha dedicato di recente importanti provvedimenti normativi alla catena di fornitura con la Direttiva 2014/95 sulle informazioni non finanziarie e con il pacchetto economia circolare, che delinea di fatto un nuovo modello di produzione che si interfaccerà nel prossimo futuro con un nuovo modello di consumo, attivando auspicabilmente un ciclo virtuoso che migliorerà entrambi.

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Manifesto “Imprese per le Persone e la Società”

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