CEOMEETING

  • 4° CEO Meeting “Mobilizing broad markets to finance the SDGs”: outcome note

    The fourth edition of the Business & SDGs High Level Meeting, promoted by Global Compact Network Italy and organized with the support of Terna, was held on April 4 in Rome.

    The meeting was attended by Managing Directors, Presidents and top managers of Italian companies involved in the United Nations Global Compact and daily committed to implementing the 10 UNGC Principles and achieving the SDGs. Among the participants: Aeroporti di Puglia, Assicurazioni Generali, BNP Paribas Cardif, Gruppo Sofidel, Gruppo Unipol, Rina, Viscolube, A2A, Carbonsink, Edison, Eni, Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo Hera, Leonardo, Maire Tecnimont, Pirelli, Saipem.

  • 4° CEO Meeting su «Finanza a supporto dell’Agenda 2030»: nota sugli esiti

    La quarta edizione del Business & SDGs High Level Meeting, promossa dal Global Compact Network Italia e organizzata con il supporto di Terna, si è tenuta il 4 aprile a Roma.

    Hanno partecipato all’incontro Amministratori Delegati, Presidenti e top manager di aziende italiane aderenti al Global Compact delle Nazioni Unite impegnate quotidianamente nell’integrazione dei 10 Principi UNGC e nel raggiungimento degli SDGs, quali: Aeroporti di Puglia, Assicurazioni Generali, BNP Paribas Cardif, Gruppo Sofidel, Gruppo Unipol, Rina, Viscolube, A2A, Carbonsink, Edison, Eni, Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo Hera, Leonardo, Maire Tecnimont, Pirelli, Saipem.

    Il meeting è stato poi arricchito dalle prospettive dei vertici di alcune organizzazioni non business impegnate nello sviluppo sostenibile come ABI, FEEM - Fondazione Eni Enrico Mattei, Fondazione Social Venture, Fondazione Sodalitas, Forum per la Finanza Sostenibile, Osservatorio Italiano per la Finanza Sostenibile e un rappresentante del Gruppo tecnico di esperti della Commissione Europea su Finanza Sostenibile.

  • Donne e lavoro, il tema della parità di genere sul tavolo del quinto Business & SDGs High Level Meeting

    L’uguaglianza di genere è un diritto umano fondamentalee un presupposto necessario per un mondo pacifico, sostenibile e prospero.

    Per questo, i Governi, la società civile e le Nazioni Unite sono sempre più impegnati nel raggiungimento della parità di genere e nell’empowerment delle donne - in linea anche con l’SDG 5 dell’Agenda 2030 - e considerano il settore privato come un alleato chiave.
    A ciò, si aggiunge una sempre più diffusa sensibilità al tema  mostrata dalla comunità finanziaria: oggigiorno, al livello globale, investimenti pari a 397 miliardi di dollari sono gestiti tenendo conto di questioni relative all’uguaglianza di genere.

    Impegnarsi per una partecipazione libera e paritaria delle donne al mondo del lavoro, significa guardare al futuro e facilitare lo sviluppo e la crescita dei mercati.

  • Gestione sostenibile delle catene di fornitura: il tema al centro del settimo Business & SDGs High Level Meeting

    Il procurementgioca sempre più un ruolo chiave nella strategia di crescita e sostenibilità delle aziende, soprattutto dopo che la pandemia da Covid-19 ha cambiato il panorama sociale ed economico di tutto il mondo e ha dimostrato quanto sia importante la sostenibilità per sviluppare le filiere produttive anche in ottica di resilienza. Per mantenere e aumentare l’efficacia della supply chain è, infatti, necessaria un’attenta gestione dei rischi lungo tutta la filiera, facendo leva sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità.

    Gestendo e migliorando le performance ambientali, sociali ed economiche e la buona governance attraverso le catene di fornitura, le aziende agiscono non solo nel loro interesse, ma anche in quello degli stakeholder e della società a livello più ampio, promuovendo valori e soluzioni concrete a monte e a valle e capitalizzando, in un’ottica di sistema, la gestione sostenibile degli impatti sociali e ambientali.

  • I CEO concordano: la decarbonizzazione è prioritaria e apre la strada alla risoluzione di altre sfide della sostenibilità

    Si è tenuta nella mattinata di giovedì 13 maggio la sesta edizione del“Business & SDGs High Level Meeting”promossa dall’UN Global Compact Network Italia in modalità mista (online/Roma) ed incentrata sul tema “Le imprese italiane verso la decarbonizzazione: una transizione giusta e inclusiva”

    L’evento, che è stato ospitato da Acea, ha riunito oltre 30 Amministratori Delegati e Presidentidi grandi aziende italiane impegnate in chiave strategica per l’avanzamento dei 17 Global Goals indicati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Tra i settori maggiormente rappresentati quelli delle multi-utilities e della finanza. 

    «Per il Global Compact delle Nazioni Unite, di cui il Network italiano è emanazione al livello locale, l’impegno delle imprese per la decarbonizzazione resta assolutamente prioritario e s’inserisce nella più ampia cornice della Climate Action – SDG 13, rispetto alla quale molte realtà business aderenti al progetto onusiano hanno già adottato obiettivi ambiziosi e science-based. A due anni dal lancio della campagna UNGC Business Ambition for 1.5°, oltre 500 aziende partecipano al livello globale. Quasi 1.400, ad oggi, hanno adottato i Science-based targete, di queste, più di 700 sono localizzate in Europa.» ha affermato in apertura dei lavori Marco Frey – Presidente dell’UN Global Compact Network Italia.

  • I CEO sono d’accordo: nessuna “just transition” senza le catene di fornitura sostenibili

    Si è tenuta il 10 maggio scorso, a Milano, la settima edizione del Business & SDGs High Level Meeting promossa dall’UN Global Compact Italia e ospitata da Maire Tecnimont. Gestione sostenibile delle catene di fornitura: responsabilità e opportunità per le aziende, questo il tema al centro della tavola rotonda di alto livello, che ha riunito circa venti Presidenti e Amministratori delegati di grandi realtà italiane attive in diversi settori produttivi, fra i quali multiutility e energia, trasporti e manifatturiero.

    L’80% degli impatti ambientali al livello globale si genera all’interno delle catene di approvvigionamento aziendali. Oltre a questo, per le imprese, buona parte degli obiettivi di avanzamento su diritti umani e del lavoro, salute e sicurezza, anticorruzione risulta strettamente connessa alla gestione della supply chain: partendo dalla selezione dei fornitori, passando per il loro coinvolgimento, fino alla misurazione delle performance di sostenibilità della filiera. 

    E’ del tutto riconosciuto, poi, il significato economico della supply chain sostenibile, in termini di riduzione dei rischi e migliore gestione delle perturbazioni, oltre che di abbattimento dei costi e degli sprechi per una maggiore efficienza dei processi produttivi.

  • Il Business & SDGs High-level Meeting giunge alla sua 3° edizione. I Vertici aziendali e organizzativi si confrontano nuovamente su sfide ed opportunità 2030

    Il prossimo 10 luglio si terrà a Milano la terza edizione del Business & SDGs High-level meeting, evento promosso dal Global Compact Network Italia (GCNI)con lo scopo di promuovere uno spazio di discussione e confronto tra gli Amministratori Delegati e i Presidenti delle aziende italiane aderenti all’UN Global Compact o esterne all’iniziativa onusiana ma impegnate per l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibiledelle Nazioni Unite. La riunione sarà ospitata da A2A SpA, “Membro Fondatore” del GCNI, presso la Casa dell’Ambiente e dell’Energia.

    Focus dell’incontro sarà quello dell’Economia Circolare, con particolare enfasi sulle opportunità di innovazione connesse al tema.

    I lavori apriranno con saluto di benvenuto di Valerio CAMERANO - Amministratore Delegato di A2A e proseguiranno con gli interventi introduttivi di Marco FREY - Presidente del GCNIe Fabio IRALDO - Professore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

  • L’impegno delle imprese italiane per la decarbonizzazione: questo il tema al centro del sesto Business & SDGs High Level Meeting

    A cinque anni dall’entrata in vigore dell’Accordo di Parigi sul Clima, è ancora lontano il raggiungimento l’obiettivo di contenimento dell'aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia di 2°C oltre i livelli pre-industriali, limitando tale incremento a 1.5°C. Nel 2020, l’Emissions Gap Reportdell’UNEP ha registrato una crescita della temperatura globale che supera i 3°C. 

    Molti Paesi nel mondo stanno mettendo al centro dei piani di recovery dalla pandemia di Covid-19 l’attenzione alla transizione verde, e questo rappresenta un’opportunità senza precedenti per creare i cambiamenti strutturali necessari per una riduzione sostanziale delle emissioni.
    L’Unione Europea si prepara a giocare un ruolo di leadership per un’economiaNet-Zero, partendo proprio da due importanti strumenti quali il Green Deal – piano d’azione e di finanziamento per una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, e il Next Generation EU, fondo istituito per supportare gli Stati europei nella gestione della crisi pandemica e sensibilmente orientata verso la lotta al Climate Change, con almeno il 30% delle risorse dedicate alla transizione energetica.

  • L’impegno delle imprese per People e Prosperity: il tema al centro dell’ottavo Business & SDGs High Level Meeting

    In Italia, così come nel resto del mondo, stiamo assistendo all’esacerbarsi di diverse problematiche sociali, come la crescita delle disuguaglianze, della povertà assoluta e dei fenomeni di esclusione sociale. Dal Rapporto annuale 2022 dell’Istat è emerso che il 9,4% della popolazione italiana si trova in condizione di povertà assoluta – dato che dal 2005 al 2021 si è quasi triplicato, passando da 1,9 a 5,6 milioni. Inoltre, il Rapporto evidenzia come in Italia la condizione di povertà permanga anche in presenza di un’occupazione (fenomeno deiworking poors): quasi un terzo dei lavoratori dipendenti, ovvero il 29,5%, ha una retribuzione lorda annuale inferiore ai 12 mila euro. Un ulteriore dato sfavorevole, che si registra al livello nazionale, è relativo alla cosiddetta “mobilità sociale” che determina la possibilità per un individuo di migliorare il proprio status nella società. Nel Global Social Mobility Index, pubblicato dal World Economic Forum nel 2020, l’Italia si colloca al 34° posto – ultima tra i principali Paesi industrializzati –, soprattutto a causa dell’alta percentuale di inattivi tra i giovani e delle limitate possibilità di formazione continua, sia per i lavoratori che per i disoccupati. Vi è, infine, l’obiettivo dell’eliminazione del Gender Gap che risulta ancora lontano dall’esser raggiunto: secondo i dati Istat di febbraio 2023 sulla situazione del mercato del lavoro in Italia, il divario di genere in Italia resta su livelli preoccupanti ed è pari al 18,5%.

  • Parità di genere, i leader aziendali concordano: è ora di fare di più

    L'empowerment delle donne è un driver cruciale per lo sviluppo sostenibile e la «just transition» verso il mondo equo, inclusivo e prospero disegnato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Con questo incipit, si è aperto il quinto Business & SDGs High Level Meeting promosso in modalità mista dal Global Compact Network Italia in collaborazione con Edison, e dedicato al tema «Colmare il divario della parità di genere: il ruolo delle imprese».

    Per la parità di genere, resta però ancora molto da fare. In Europa, le donne guadagnano il 16% in meno rispetto agli uomini e, negli ultimi 5 anni, questo divario non ha accennato a diminuire (fonte: Comitato Economico Europeo). Nel nostro Paese le donne faticano, più degli uomini, ad entrare nel mondo del lavoro, a realizzare piani di carriera soddisfacenti e continuano ad essere troppo spesso soggette a discriminazioni, pregiudizi e violenze.

    Nel 2019 l’Italia è scesa al 76° posto del Global Gender Gap Report, ben sei posizioni più in basso rispetto al 2018.

  • Report del quinto Business & SDGs High Level Meeting sulla “gender equality”

    Lo scorso 6 luglio si è tenuto in modalità mista (in presenza a Milano/videoconferenza) ilquinto Business & SDGs High Level Meeting promosso in modalità mista dal Global Compact Network Italia in collaborazione con Edison, e dedicato al tema «Colmare il divario della parità di genere: il ruolo delle imprese».

    Hanno preso parte al web-meetingoltre 25 Amministratori Delegati e Presidenti di aziende italiane di grandi e medie dimensioni, attive in vari settori produttivi.

  • UNGCN Italia | Report ottava edizione CEO Meeting sulla dimensione sociale della sostenibilità

    L’UN Global Compact Network Italia pubblica il Report dell’ottava edizione del “Business & SDGs High Level Meeting”, tenutasi lo scorso 20 giugno in modalità mista Roma/online. L’evento, che è stato ospitato da Aeroporti di Roma, ha visto la partecipazione di 14 Amministratori Delegati, Presidenti e top manager di aziende italiane aderente a UNGC ed impegnate nell’avanzamento dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

  • UNGCN Italia | Report sesta edizione CEO Meeting su imprese e decarbonizzazione

    L’UN Global Compact Network Italia pubblica il Report della sesta edizione del “Business & SDGs High Level Meeting”, tenutasi lo scorso 13 maggio in modalità mista Roma/online. L’evento, che è stato ospitato da Acea, ha visto la partecipazione di oltre 30 Presidenti ed Amministratori Delegati di grandi aziende italiane impegnate per l’Agenda 2030 ONU per lo Sviluppo sostenibile.

  • UNGCN Italia | Report settima edizione CEO Meeting sulla gestione sostenibile delle catene di fornitura

    L’UN Global Compact Network Italia pubblica il Report della settima edizione del “Business & SDGs High Level Meeting”, tenutasi lo scorso 10 maggio in modalità mista Milano/online. L’evento, che è stato ospitato da Maire Tecnimont, ha visto la partecipazione di 25 Presidenti ed Amministratori Delegati di grandi aziende italiane impegnate per l’Agenda 2030 ONU per lo Sviluppo Sostenibile.